Attraktionen
Castello di Caronia
Adresse: Castello di Caronia, Via San Francesco, Caronia, Metropolitan City of Messina, Italy .Là dove la collina si eleva, formando un poggio affacciato sul mare, nello stesso sito che nell'antichità fu l'acropoli di Calacte, si erge, dominante sulla costa e sulla fiumara, la mole del castello normanno. Il castello di Caronia è uno dei monumenti più importanti e meglio conservati dei Nebrodi. Più di un elemento, desumibile dalla lettura stilistica del monumento, lascia pensare a una committenza regia e a una realizzazione coeva a quella della palermitana Cappella Palatina. Mentre l’esistenza intorno a Caronia di un vasto territorio forestale può far ipotizzare che il complesso sorgesse in origine come residenza di caccia e di svago del sovrano.
Il complesso monumentale si compone di una cinta muraria munita di torri e di forma pressoché triangolare, all'interno della quale si trovano un palazzo e una cappella, più altre più modeste costruzioni aggiunte in epoche successive. Come sappiamo dal geografo arabo Edrisi, che nel 1154 lo definiva “nuova fortezza“, il palazzo fu costruito intorno alla metà del XII secolo, forse per volontà dello stesso Ruggero II.
Di pianta rettangolare con avancorpo sporgente, anche se cronologicamente anteriore, appare stilisticamente affine alla Zisa e alla Cuba, celebri palazzi di delizie e sollazzi, eretti nella capitale dai successori di Ruggero II. La disposizione degli ambienti interni è simmetrica (una sala centrale più ampia e due sale minori laterali) e si ripete sia nel piano nobile (destinato ad abitazione) sia in quello terreno (ingresso e magazzini). La cappella è a tre navate come quella Palatina di Palermo, a differenza di tutte le altre cappelle palatiali normanne che ne hanno una soltanto. Di proprietà privata, non è purtroppo accessibile al pubblico.
Santuario del Letto Santo
Adresse: Santuario Letto santo, Contrada Felicita, Metropolitan City of Messina, Italy .Il Santuario del Letto Santo è un importante luogo di culto situato in una delle località più suggestive di Santo Stefano di Camastra. Si tratta di un meraviglioso edificio che è spesso sede di numerosi pellegrinaggi, oltre ad essere il luogo in cui ha inizio l’annuale Festa del Letto Santo, la quale coinvolge tutta la città e i suoi cittadini. Il Santuario del Letto Santo si trova a circa 10 km dal centro storico di Santo Stefano di Camastra, immerso in un ambiente paesaggistico ricco di verde e da cui è possibile godere di incantevoli panorami, rendendo questo luogo largamente frequentato non solo dai fedeli ma anche dai turisti, i quali non perdono certo l’occasione di visitare uno dei posti più belli della città.
Fiumara D'Arte
Adresse: Labirinto di Arianna - Fiumara D'arte, Castel di Lucio, Metropolitan City of Messina, Italy .Il nome rimanda a Creta e alla mitologia greca. Ma il Labirinto di Arianna è un’opera di Land Art in Sicilia: una spirale monumentale in calcestruzzo, tra le sculture più suggestive di Fiumara d’Arte. Il museo a cielo aperto creata da Antonio Presti, che a partire dal 1982 riunì i grandi dell’arte contemporanea lungo il corso di un antico fiume, tra i Monti Nebrodi e il mare.
Cascate di Mistretta
Adresse: Località: Ponte Ciddia .Descrizione: A pochi chilometri dal suo centro abitato, nella valle sottostante il bosco di Montepiano, l'antica cittadina di Mistretta, sui monti Nebrodi in Sicilia, presenta un sito naturalistico composto da un rilevante numero di cascate di varie dimensioni, attive prevalentemente dall'autunno fino alla tarda primavera e, qualcuna di loro, talvolta anche d'estate . La maggiore, che si trova in contrada Pietrebianche e supera i 33 metri di altezza. A meno di 500 metri da questa, se ne trovano altre sei, ciascuna con una propria caratteristica conformazione, con alezze che oscillano dai 5 ai 25 metri. La maggior parte delle cascate si trova lungo due torrenti, che scorrono poco distanti l'uno dall'altro quasi paralleli, provenienti dalle vicine contrade Pietrebianche, Ciddia, Riscifu e Acquasanta. Più a valle, dopo la confluenza dei due corsi d'acqua, altre due caratteristiche cascate di circa 7 metri ciascuna, una nella stessa contrada Ciddia e l'altra in contrada Cuttufa, sbucando da balze rocciose, formano alla base delle ampie vasche dentro le quali d'estate è possibile fare una tiepida doccia. Le cascate sono lontane da strade transitabili e sono nascoste alla vista dai profondi canyon che le ospitano. La loro esistenza era nota solo ai pochi pastori, proprietari dei terreni circostanti, che le hanno sempre vissute unicamente come pericolosi dirupi dove, dopo le piogge e nevicate invernali e primaverili, l'acqua scroscia costantemente notte e giorno, balzando con clamore. Un clamore che è stato, invece, interpretato giustamente come musica della natura da un gruppo di locali ambientalisti, che hanno creato un catalogo fotografico della vallata che si estende per alcuni chilometri, fino alla confluenza col più esteso torrente Serravalle, in prossimità dell'antico e quasi monumentale Ponte Zzu-Pardo , alto 20 metri. Quest'opera serviva una antica trazzera regia, ossia un marmitta lungo il torrentetradizionale tracciato che, fino a quando non esistevano le strade asfaltate, serviva a collegare gli abitati di Mistretta e Caronia, entrambi comuni dei Nebrodi, inseriti in un territorio fra i più estesi della Sicilia . Anche il gruppo catanese di "Sicilia Inside" che da diversi anni pratica torrentismo in varie zone della Sicilia, visitando il luogo ha mostrato interesse, riconoscendone la selvaggia bellezza. Pian piano, così, le anonime cascate della valle hanno assunto nome e fisionomia, a seconda della contrada di appartenenza e della sua conformazione, divenendo, in sequenza di caduta : "Cascata argentea" (6 metri); "Cascata Pietrebianche" (33 metri), "Salto del cerbiatto" (6 metri), "Cascata Ciddia" (15 metri) mentre, sul torrente a fianco, in sequenza, "Cascata Rosy Grace" (5 metri) e "Cascata Acquasanta" (10 metri) e, a fianco, "Cascata Riscifu", soprannominata "Cascata delle Fate" (di oltre 20 metri) per via della frequente presenza di un arcobaleno alla sua base. E, più sotto, dopo la confluenza dei due torrenti, la "Cascata di ponte Ciddia" (7 metri) e "Cascata Cuttufa" (di oltre 6 metri). Lungo il torrente, inoltre, si possono ammirare numerose altre piccole cascatelle alte 1-2 metri, alla cui base le ampie marmitte consentono, d'estate, dei refrigeranti bagni in acqua dolce a chi è in cerca di ambienti naturali incontaminati. Da WWF Nature
Castello di Caronia Là dove la collina si eleva, formando un poggio affacciato sul mare, nello stesso sito che nell'antichità fu l'acropoli di Calacte, si erge, dominante sulla costa e sulla fiumara, la mole del castello normanno. Il castello di Caronia è uno dei monumenti più importanti e meglio conservati dei Nebrodi. Più di un elemento, desumibile dalla lettura stilistica del monumento, lascia pensare a una committenza regia e a una realizzazione coeva a quella della palermitana Cappella Palatina. Mentre l’esistenza intorno a Caronia di un vasto territorio forestale può far ipotizzare che il complesso sorgesse in origine come residenza di caccia e di svago del sovrano.Il complesso monumentale si compone di una cinta muraria munita di torri e di forma pressoché triangolare, all'interno della quale si trovano un palazzo e una cappella, più altre più modeste costruzioni aggiunte in epoche successive. Come sappiamo dal geografo arabo Edrisi, che nel 1154 lo definiva “nuova fortezza“, il palazzo fu costruito intorno alla metà del XII secolo, forse per volontà dello stesso Ruggero II.Di pianta rettangolare con avancorpo sporgente, anche se cronologicamente anteriore, appare stilisticamente affine alla Zisa e alla Cuba, celebri palazzi di delizie e sollazzi, eretti nella capitale dai successori di Ruggero II. La disposizione degli ambienti interni è simmetrica (una sala centrale più ampia e due sale minori laterali) e si ripete sia nel piano nobile (destinato ad abitazione) sia in quello terreno (ingresso e magazzini). La cappella è a tre navate come quella Palatina di Palermo, a differenza di tutte le altre cappelle palatiali normanne che ne hanno una soltanto. Di proprietà privata, non è purtroppo accessibile al pubblico.Santuario del Letto Santo Il Santuario del Letto Santo è un importante luogo di culto situato in una delle località più suggestive di Santo Stefano di Camastra. Si tratta di un meraviglioso edificio che è spesso sede di numerosi pellegrinaggi, oltre ad essere il luogo in cui ha inizio l’annuale Festa del Letto Santo, la quale coinvolge tutta la città e i suoi cittadini. Il Santuario del Letto Santo si trova a circa 10 km dal centro storico di Santo Stefano di Camastra, immerso in un ambiente paesaggistico ricco di verde e da cui è possibile godere di incantevoli panorami, rendendo questo luogo largamente frequentato non solo dai fedeli ma anche dai turisti, i quali non perdono certo l’occasione di visitare uno dei posti più belli della città.Fiumara D'Arte Il nome rimanda a Creta e alla mitologia greca. Ma il Labirinto di Arianna è un’opera di Land Art in Sicilia: una spirale monumentale in calcestruzzo, tra le sculture più suggestive di Fiumara d’Arte. Il museo a cielo aperto creata da Antonio Presti, che a partire dal 1982 riunì i grandi dell’arte contemporanea lungo il corso di un antico fiume, tra i Monti Nebrodi e il mare.Cascate di Mistretta Descrizione: A pochi chilometri dal suo centro abitato, nella valle sottostante il bosco di Montepiano, l'antica cittadina di Mistretta, sui monti Nebrodi in Sicilia, presenta un sito naturalistico composto da un rilevante numero di cascate di varie dimensioni, attive prevalentemente dall'autunno fino alla tarda primavera e, qualcuna di loro, talvolta anche d'estate . La maggiore, che si trova in contrada Pietrebianche e supera i 33 metri di altezza. A meno di 500 metri da questa, se ne trovano altre sei, ciascuna con una propria caratteristica conformazione, con alezze che oscillano dai 5 ai 25 metri. La maggior parte delle cascate si trova lungo due torrenti, che scorrono poco distanti l'uno dall'altro quasi paralleli, provenienti dalle vicine contrade Pietrebianche, Ciddia, Riscifu e Acquasanta. Più a valle, dopo la confluenza dei due corsi d'acqua, altre due caratteristiche cascate di circa 7 metri ciascuna, una nella stessa contrada Ciddia e l'altra in contrada Cuttufa, sbucando da balze rocciose, formano alla base delle ampie vasche dentro le quali d'estate è possibile fare una tiepida doccia. Le cascate sono lontane da strade transitabili e sono nascoste alla vista dai profondi canyon che le ospitano. La loro esistenza era nota solo ai pochi pastori, proprietari dei terreni circostanti, che le hanno sempre vissute unicamente come pericolosi dirupi dove, dopo le piogge e nevicate invernali e primaverili, l'acqua scroscia costantemente notte e giorno, balzando con clamore. Un clamore che è stato, invece, interpretato giustamente come musica della natura da un gruppo di locali ambientalisti, che hanno creato un catalogo fotografico della vallata che si estende per alcuni chilometri, fino alla confluenza col più esteso torrente Serravalle, in prossimità dell'antico e quasi monumentale Ponte Zzu-Pardo , alto 20 metri. Quest'opera serviva una antica trazzera regia, ossia un marmitta lungo il torrentetradizionale tracciato che, fino a quando non esistevano le strade asfaltate, serviva a collegare gli abitati di Mistretta e Caronia, entrambi comuni dei Nebrodi, inseriti in un territorio fra i più estesi della Sicilia . Anche il gruppo catanese di "Sicilia Inside" che da diversi anni pratica torrentismo in varie zone della Sicilia, visitando il luogo ha mostrato interesse, riconoscendone la selvaggia bellezza. Pian piano, così, le anonime cascate della valle hanno assunto nome e fisionomia, a seconda della contrada di appartenenza e della sua conformazione, divenendo, in sequenza di caduta : "Cascata argentea" (6 metri); "Cascata Pietrebianche" (33 metri), "Salto del cerbiatto" (6 metri), "Cascata Ciddia" (15 metri) mentre, sul torrente a fianco, in sequenza, "Cascata Rosy Grace" (5 metri) e "Cascata Acquasanta" (10 metri) e, a fianco, "Cascata Riscifu", soprannominata "Cascata delle Fate" (di oltre 20 metri) per via della frequente presenza di un arcobaleno alla sua base. E, più sotto, dopo la confluenza dei due torrenti, la "Cascata di ponte Ciddia" (7 metri) e "Cascata Cuttufa" (di oltre 6 metri). Lungo il torrente, inoltre, si possono ammirare numerose altre piccole cascatelle alte 1-2 metri, alla cui base le ampie marmitte consentono, d'estate, dei refrigeranti bagni in acqua dolce a chi è in cerca di ambienti naturali incontaminati. Da WWF Nature